Poesia per la Festa della Mamma
K. Nakagawa
Una mano sulla porta
Quando sto zitto arriva mia madre.
Sta sola mia madre nella stanza di là.
E io solo e zitto nella stanza di qua.
Mia madre si alza e arriva di quando in quando.
Con una mano sulla porta cerca di leggere il mio cuore:
io zitto mi lascio leggere.
Intanto mi nascono affetti e le sorrido:
"Che sei venuta a fare?".
Ma so bene perché viene da me.
Dopo aver scambiato con me due,
tre parole, mia madre se ne và.
E io penso a tutti gli uomini:
noi viviamo sostenendoci l'un l'altro.
E' come reggersi con le mani sulle spalle di chi è accanto.
Si ha bisogno perfino delle persone che danno fastidio.
Chi sa se mia madre non pensa a questo
quando viene e mi guarda
con la mano appoggiata sulla porta?
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